Video del modello 3D dell’Arco quadrifronte orientale dell'Augusteum di Ercolano nota anche come Basilica. La cd. Basilica è una grande piazza pavimentata con lastre marmoree, bordata da portici su tutti i lati e con un’esedra quadrata al centro del lato di fondo, inquadrata da due absidi laterali. Nell’esedra centrale trovavano posto la statua loricata di Tito (MANN, inv. 6059) e quelle sedute di Claudio e di Augusto, raffigurati come Giove in trono (inv. 6040 e 6056); le absidi laterali erano decorate con i grandi quadri di IV Stile raffiguranti i seguenti soggetti: il riconoscimento di Telefo da parte di Ercole (inv. 9008), che si ritiene derivato dall’Hercules Aversus di Apelle citato da Plinio il Vecchio nel Tempio di Diana sull’Aventino; la liberazione dei fanciulli ateniesi per mano di Teseo (inv. 9049), l’educazione musicale di Olimpo a opera di Marsia (inv. 9151) e l’educazione musicale di Achille ad opera di Chirone (inv. 9109). Nei basamenti posti davanti alle absidi erano invece le statue bronzee di Augusto e Claudio in nudità eroica (inv.5595); alla decorazione dei portici laterali appartenevano infine un fregio illustrante episodi e imprese della vita di Ercole e un pannello con Medea (inv. 8976). Nell’edificio dovevano inoltre affollarsi statue di molti personaggi della dinastia giulio-claudia e di quella flavia. Varie sono le ipotesi moderne sulla destinazione di questo edificio; fra queste quella che vi riconosce l’Augusteum, l’edificio adibito al culto imperiale, la cui costruzione risalirebbe all’età claudia, con successivi aggiornamenti sul piano dell’arredo scultoreo. All’estremità occidentale del decumano massimo è un grande Arco Quadrifronte decorato in marmo nelle facciate e semplicemente rivestito di intonaco bianco sui lati; gli introdossi e la volta interna sono invece decorati da rilievi in stucco di IV Stile. Un secondo arco simmetrico, posto in corrispondenza dell’ingresso della Basilica Noniana, sosteneva probabilmente la quadriga bronzea rinvenuta in frammenti più a valle. I due archi erano collegati da un portico ad arcate, che altro non era se non il calcidico della cosiddetta Basilica, edificio non a cielo aperto e dal quale, attraverso cunicoli, furono asportate nel Settecento le pregevolissime pitture e sculture ora conservate nel Museo Nazionale di Napoli. I due grandi basamenti per statue equestri che si vedono sulla fronte dell’edificio sostenevano statue di cui si rinvennero solo piedi e gambe.

Metadata	Information
Source	CISA
Contacts	Andrea D_Andrea Coordinator CISA Palazzina B 8 Vico Santa Maria Agnone Naples 80139 Italy Italy +39081293501 cisa@unior.it Centro Interdipartimentale di Servizi per Archeologia
Actor	Rosario Valentini, person, researcher
Actor	Marco Barbarino, person, researcher
Actor	Gilda Ferrandino, person, researcher
Copyright Credit Line	Copyright CISA and SopArchPompei
Europeana Rights	Free access_no re_use
Spatial	http://www.geonames.org/6541165/ercolano.html
Start Date	27 BC
End Date	68 AD
Period Name	http://pleiades.stoa.org/vocabularies/time-periods/roman
Materials	Brick and Marble
Provenace	3D Icons Project
Heritage Asset Type	JULIO-CLAUDIAN, http://vocab.getty.edu/aat/300020545, http://vocab.getty.edu/aat/300170443, BASILICA, http://vocab.getty.edu/aat/300264349, QUADRIFRONTAL ARCHES